Le prestazioni psicologiche devono rientrare nell’assicurazione complementare
Con il passaggio al modello di prescrizione, la psicoterapia prescritta dai medici viene ancorata all’assicurazione di base. Oltre a ciò, però, ci sono anche molte prestazioni psicologiche che favoriscono la salute psichica della popolazione. Per la FSP è chiaro che tali prestazioni debbano rientrare nell’assicurazione complementare (si vedano a tal proposito queste news sul sito della FSP).
Il neoformato gruppo Discipline della psicologia si compone di rappresentanti di diversi indirizzi specialistici. Insieme al Consiglio psicoterapia, il gruppo ha elaborato un catalogo di prestazioni che rispecchia la varietà delle prestazioni psicologiche. Le proposte sono suddivise in quattro comparti: «Life Style Change», «Assistenza psicologica in situazioni di difficoltà», «Mediazione» e «Allenamento alla resilienza». Tra le prestazioni concrete che secondo il gruppo rientrano nell’assicurazione complementare si annoverano ad esempio l’autogestione, lo stop al tabagismo, la riduzione del consumo di alcol, il coaching di adolescenti e la consulenza familiare – giusto per nominarne qualcuna. Il catalogo completo delle prestazioni è consultabile qui (francese).
Segnali positivi dagli assicuratori
Questo catalogo rappresenta la base della discussione con gli assicuratori in merito alle future offerte delle assicurazioni complementari. I primi colloqui si sono già svolti: gli assicuratori SWICA e AXA hanno segnalato alla FSP il loro interesse ad ampliare le proprie offerte relative alla salute psichica all’interno delle loro assicurazioni complementari e hanno fornito un riscontro positivo in relazione al catalogo di prestazioni del gruppo. I loro rappresentanti, inoltre, hanno indicato che normalmente servono da uno a due anni per poter lanciare sul mercato le nuove offerte. Ma un accordo potrebbe anche essere raggiunto più rapidamente in determinate circostanze, che diventeranno presto chiare.
Alcuni assicuratori coprono già oggi prestazioni nell’ambito della salute psichica mediante le assicurazioni complementari. Oltre a SWICA e AXA, tra questi figurano anche Helsana, Groupe Mutuel e Assura.
La qualità deve essere garantita
Un denominatore comune è già presente: sia gli assicuratori che la FSP auspicano fortemente la garanzia di qualità. Dato che la qualità delle prestazioni dipende in larga misura dalla qualità della formazione di base e della formazione postgraduale, la FSP ha ottime carte da giocare.
Le trattative condotte finora non hanno portato per il momento a risultati concreti o a un assenso da parte degli assicuratori. Diversamente dalle prestazioni dell’assicurazione di base, nell’elaborazione dei cataloghi di prestazioni assicurative complementari gli operatori hanno ampi margini di libertà. Il successo, pertanto, non è scontato. Ma naturalmente continueremo a insistere nella difesa degli interessi delle nostre socie e dei nostri soci nell’ambito della assicurazioni complementari.
Abbiamo ricevuto svariate richieste da parte delle associazioni regionali di potersi attivare a livello locale in merito. I colloqui con gli assicuratori hanno dimostrato tuttavia che è necessario un unico interlocutore a livello nazionale. Per questa ragione, la FSP si adopera come associazione mantello nel campo delle assicurazioni complementari.